DECRETO SEMPLIFICAZIONI-BIS: APPROVATA LA PROROGA AL 2022 PER IL CONSEGUIMENTO DEI DIPLOMI DI VECCHIO ORDINAMENTO NEI CONSERVATORI

Il Presidente CNSI, Carlo Mazzini: ”Grazie agli sforzi della CNSI, abbiamo combattuto un’ingiustizia a danno degli studenti”

Nella giornata di mercoledì 28 luglio, è stata approvata in via definitiva al Senato la conversione in Legge del Decreto-Legge n.77/2021 “Semplificazioni-bis”. All’interno delle disposizioni previste dal decreto convertito, è presente altresì la proroga al 31 dicembre 2022 per il conseguimento del diploma di vecchio ordinamento afferente gli studi musicali in Conservatorio. La proposta è partita dalla Conferenza Nazionale degli Studenti di Conservatorio (CNSI), presieduta da Carlo Mazzini, e posta in essere grazie agli sforzi della Senatrice Loredana Russo, dell’Onorevole Michele Nitti e dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Università e della Ricerca.

«E’ importante puntualizzare – dichiara Mazzini – che questa è una soluzione normativa nata in CNSI, arrivata in Parlamento grazie alla CNSI e approvata in tempi celeri e certi: è la piena attuazione della missione della Conferenza di “promuovere il dialogo con i soggetti istituzionali” e “sostenere l’effettiva applicazione dei diritti degli studenti” – così come recita il nostro Regolamento nelle Finalità della CNSI». La proroga si è resa necessaria a seguito della situazione emergenziale dovuta alla pandemia che ha rallentato il percorso formativo di molti studenti; non provvedere per mezzo di una proroga avrebbe causato un danno ingiusto agli studenti di vecchio ordinamento che, ora, potranno programmare al meglio il proprio percorso. «Ringrazio la Senatrice Loredana Russo – afferma Mazzini – che si è spesa senza riserve nel far inserire l’emendamento nella prima legge utile, mediando con l’Ufficio Legislativo del Mur e mettendo davvero “la politica a servizio del cittadino”, l’Ufficio Legislativo del Mur che si è adoperato in tempi ristrettissimi per scrivere materialmente l’emendamento e renderlo efficace e l’on. Michele Nitti che ha accolto nel proprio maxiemendamento il comma che chiedevamo»

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